IL VORTICE NUOTO SULLA STRADA
Ben Lecomte e il suo team decidono di nuotare 300 miglia nella parte più plastica, l'oceano: "Non sono un nuotatore olimpico, ma un avventuriero che ama nuotare". Dopo aver nuotato nell'Oceano Atlantico nel 1998, nell'Oceano Pacifico nel 2018, l'eroina vuole eseguire il Vortice nel 2019.
Durante la sua ultima traversata oceanica, terminata lo scorso dicembre, afferma di aver vissuto un incubo in termini di inquinamento da plastica . È quindi il 14 giugno che per Ben inizia l'avventura di VORTEX SWIM e decide di sensibilizzare e ispirare il cambiamento nel nostro rapporto con la plastica, attraverso i suoi 100 giorni in mare.
Dalla spiaggia di Queen's alle Hawaii alla California, proverà a nuotare attraverso l'area più inquinata degli oceani . Il corso delle giornate è semplice: mentre Ben nuota nell'oceano, il suo team raccoglie dati su detriti galleggianti, microplastiche e microfibre.
Una bella mattina, il 9 luglio, ha iniziato la sua giornata raccogliendo microplastiche, utilizzando una rete ed è stato solo dopo il traino che ha iniziato i suoi chilometri di nuoto. Ma in questo giorno si nota un nuovo record ! In effetti, si contano più di 500 pezzi di microplastiche ...
Finalmente arrivati nel cuore del Great Pacific Garbage Patch , Ben e il suo team hanno visto una grande quantità di rifiuti di plastica, galleggiare sulla superficie. Ma questo non è del tutto rappresentativo del problema poiché è la quantità di microfibre e microplastiche a dare un'idea migliore dello stato dei nostri oceani. Si scopre che il risultato è mozzafiato ... 3.000 pezzi di microplastiche raccolte in un giorno!
Dopo le giornate dure e lunghe, è il 17 luglio che Ben arriva a metà del suo percorso. Quel giorno, mentre nuotava senza sosta, la soglia delle 150 miglia fu superata . Un motivo per scattare qualche foto ricordo.
Da allora, Ben e il suo team sono ancora in viaggio e hanno in programma di concludere questa avventura con almeno 300 miglia di nuoto sull'orologio ...
SAPERE
- L'Oceano Pacifico copre quasi il 30% del nostro pianeta, quindi qualsiasi cosa che minacci il suo futuro può mettere a repentaglio il nostro
- La plastica non è biodegradabile ma si scompone in piccole particelle, un punto chiave del riscaldamento globale
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